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  • Immagine del redattorePsicologa Maria Orefice

👩🏻‍⚕️ ATTACCHI DI PANICO - CONSIGLI UTILI 👩🏻‍⚕️


La parola panico deriva dalla mitologia greca e più precisamente, dal nome del dio “Pan”: un essere metà uomo e metà capra, che era solito comparire all’improvviso terrorizzandolo, chiunque incrociasse il suo cammino, lasciando le povere vittime in stato di choc.


L’attacco di panico (PA) è una forma clinica dei disturbi d’ansia caratterizzata da una serie di sintomi psicologi e fisici che si presentano in maniera imprevedibile, generalmente senza una razionale causa scatenante. Questi attacchi raggiungono il loro apice rapidamente e pur durando pochi minuti, portano con sé un bagaglio abbondante di sintomi.


Può accadere quindi, che in un momento del tutto inaspettato, si inizi a sentire:


Il cuore battere all’impazzata; La testa girare forte; Tremori ed aumento della sudorazione; paura di stare per morire.


È molto facile che in preda a questa minaccia, la prima volta che si sperimenta un attacco di panico, si finisca in ospedale.


Non è di certo raro che una persona che abbia sperimento un attacco di panico sulla sua pelle, sia profondamente angosciato all’idea che possa ricapitare. Il panico può spaventare a tal punto da diventare oggetto di una preoccupazione anticipatoria e costante, che se non ben gestita, a lungo andare può assumere connotazioni ben più invalidanti dell’attacco di panico stesso.


L’attacco di panico provoca l’insorgere di sensazioni fisiche molto sgradevoli tuttavia è indispensabile anche nei momenti di panico, rammentare che è impossibile avere un infarto, poiché esso avviene solitamente quando un tessuto muore a causa di un mancato apporto di sangue, non quando batte più velocemente. Durante l’attacco di panico, al contrario, vi è un considerevole rilascio di adrenalina, che ha come effetto proprio un aumento del pompaggio del flusso sanguigno al cuore. Altresì, per questioni analoghe, è impossibile che l’attacco di panico provochi un Ictus.


Inoltre, anche la più diffusa sensazione di soffocamento, non è associata ad un rischio reale, infatti se non c’è niente che ostruisce, niente può soffocare. Al contrario, con il PA solitamente si respira di più, perché si tende ad iperventilare.


4 consigli per non essere imprigionato nella paura costante di un Attacco di panico:


Dai un significato a ciò che è successo: quando è capitato? Capire ciò che è successo ti aiuta a focalizzare in che periodo della tua vita di trovi e ti può permettere di apportare delle modifiche agli eventi che in qualche modo hanno collaborato all’insorgere dell’attacco.


Il tuo corpo funziona perfettamente, nonostante possa sembrare scontato, bisogna tener sempre ben presente in mente che anche se durante l’attacco potrebbe sembrare di no, non c’è nulla che non vada nel proprio corpo e pur provando una forte paura di morire durante un attacco di panico, ciò sicuramente non accadrà.


Riporta l’attenzione all’esterno, è importante smettere di concentrarsi su tutte le minime sensazioni corporee sperimentate, distraendosi e cercando di spostare l’attenzione altrove.


Non avere paura: anche se difficile, sarebbe necessario fare in modo che quello dell’attacco di panico non diventi un pensiero costante. Più si ha paura, più è possibile che ti ricapiterà.


Le linee guida internazionali (NICE; 2011) individuano nella psicoterapia individuale, talvolta associata alla terapia farmacologica, il trattamento di elezione più efficace nella lotta agli attacchi di panico.

Se hai questo problema, chiedi aiuto ad un professionista.

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