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  • Immagine del redattorePsicologa Maria Orefice

Pregiudizio e come affrontarlo

👩🏻‍⚕️ AVERE DEI PREGIUDIZI E COME SUPERARLI 👩🏻‍⚕️

Cosa si intende per pregiudizi?


Vengono definiti pregiudizi, le generalizzazioni che un gruppo di individui attribuisce ad un altro gruppo di persone, che restano irreversibili anche alla luce di nuove conoscenze.


Tali generalizzazioni non si basano su una conoscenza di tipo scientifico ma rappresentano delle vere e proprie scorciatoie mentali, che l’essere umano applica inconsapevolmente, in modo da potersi dare “velocemente” una spiegazione degli eventi che lo circondano.


Da un punto di vista mentale dunque, il meccanismo sotteso alla creazione dei pregiudizi ( e degli stereotipi) sembra avere una positiva valenza di risparmio energetico, ma allora perché avere dei pregiudizi è considerata una cosa negativa, se non addirittura pericolosa?


Spesso i pregiudizi diventano valutazioni rigide ed errate proprio perché tendono ad estendere ad un’intera categoria, gli attribuiti che in realtà corrispondono solo a pochi individui, trascurando cioè tutte le possibili differenze.


Gli studi sulla memoria hanno dimostrato come tediamo a ricordare meglio e con più precisone episodi che confermano le nostre credenze e a dimenticare, quelle che le contraddicono.


Un pregiudizio può essere considerato un atteggiamento mentale trasmesso socialmente. Ogni società ha i suoi pregiudizi, più o meno condivisi dai suoi cittadini. Il pericolo più grande, insito in un pregiudizio (anche se infondato) è che gli individui che lo nutrono tendono a modificare i loro atteggiamenti, andando inconsapevolmente a creare le condizioni utili al verificarsi della loro credenza, innescando un circolo vizioso che come unico risultato porterà ad una più forte cristallizzazione di tali atteggiamenti.


Se ad esempio ci si circonda esclusivamente di donne che hanno fatto la scelta vivere la propria vita votandola alla cura della casa e della famiglia, si potrebbe rischiare di credere che ogni donna la pensi così, e che quindi coloro che decidano di non diventare madri o che vogliano fare carriera non siano “vere donne” e che siano incapaci . E’ facile immaginare che seguendo questa ottica, si potrebbe rischiare di creare delle condizioni sociali e lavorative che chiedano alle donne di raggiungere standard anche più elevanti di quelli maschili ostacolandone, di fatto, la realizzazione professionale e che spingendole a restare in casa, confermano il nostro pregiudizio.


Ugualmente, se pensiamo che una certa etnia sia particolarmente pericolosa o incline alla delinquenza, potremmo inconsapevolmente assumere nei confronti di quel gruppo un atteggiamento più provocatorio , con lo scopo di difenderci dagli “inevitabili” attacchi che ci attendiamo. Ma questo atteggiamento sarà valutato dal suddetto gruppo come ostile ed ingiustificato, lo farà mettere a sua volta sulla difensiva ed avrà come conseguenza quella di confermare il nostro pregiudizio iniziale.


Si possono eliminare i pregiudizi?

Non è una cosa semplice purtroppo, dato che come abbiamo visto molti di essi hanno origini sociali, tuttavia, è fondamentale diventarne consapevoli; il meccanismo alla base dei pregiudizi è di tipo lineare (causa\effetto) ma la realtà che ci circonda è ben più complessa. Vivere una vita incentrata sui pregiudizi ci impedirebbe di cogliere tutte le sfumature meravigliose di cui noi essere umani siamo portatori. Oggi più mai, ogni volta che riconosciamo di nutrire un pregiudizio, è fondamentale allenarci ad ipotizzare delle alternative e quando possibile, provare a metterle in atto.

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